Convegni e Seminari

Nell’ambito del progetto PRIN Mobilità senza confini. Persone, geografie e tribunali della giustizia militare italiana nel XX secolo, coordinato da Giovanni Focardi (Dissgea, Università degli studi di Padova), in collaborazione con Antonio Grilli (Università degli Studi eCampus, Novedrate) e Maria Di Massa (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Torino) nei giorni 24-26 settembre si terrà il convegno internazionale Giustizia militare nella prima metà del XX secolo: ricerche storiche, archivi e metodi interdisciplinari (Military Justice in the First Half of the 20 th Century. Insights, Archives and Interdisciplinary Methods for Historical Research).

Il progetto si è sviluppato con lo scopo di ricostruire e valorizzare l’impatto della giustizia militare sulla società italiana e d’oltremare partendo da alcuni casi molto significativi attraverso lo studio sistematico della documentazione prodotta nella prima metà del Novecento dalle corti militari italiane di Torino, Trieste e Rodi, nonché grazie a nuclei documentali presenti alla Procura generale militare e all’Archivio centrale dello Stato. Grazie alla sinergia tra metodi quantitativi e qualitativi, studi d’area e sociali, unitamente all’inedita analisi dei fascicoli personali dei magistrati militari, sono emersi nuovi dati riguardanti la natura della funzione politica delle corti militari in patria e fuori. Inoltre, sono state scandagliate le tipologie degli imputati e i modelli di mobilità e le traiettorie di carriera dei magistrati militari, portando in primo piano l’intreccio tra la storia della società italiana nelle due guerre mondiali e sotto il fascismo, e il ruolo della giustizia militare come strumento di governo, controllo e repressione.

Questo convegno vuole promuovere un confronto fra le ricerche in corso in altri Paesi attraverso lo scambio di modelli di indagine storica, incoraggiando il dialogo tra studiose e studiosi di diverse discipline che abbiano utilizzato come base delle loro ricerche le fonti della giustizia militare. Per questo si è voluto allargare il campo dell’analisi anche ad altri casi nazionali oltre a quello italiano, per comparare il ruolo della giustizia militare nei diversi Stati, partendo dal comune presupposto che i
nuclei archivistici prodotti dalle differenti corti militari, dai magistrati militari, insieme all’evoluzione del diritto militare, siano fonti preziose per ricostruire le più ampie dinamiche sociopolitiche e le esperienze anche individuali vissute in contesti di pace e di guerra.

Il programma è visionabile a questo link: https://www.dissgea.unipd.it/convegno-focardi-2025

Sarà possibile partecipare anche da remoto, collegandosi al link: https://unipd.link/giustizia-militare

La prossima edizione del Simposio internazionale della Rete di storici e storici del crimine nelle Americhe (REDHHDA) avrà luogo dal 23 al 25 luglio 2025 e si terrà presso il Campus Miguelete dell'UNSAM.

Il programma completo qui.

Per informazioni: 
Mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Più informazioni

I lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming al link https://webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano

Convegno di studi organizzato dalla Fondazione Gramsci, dall’Istituto italiano per gli studi storici e dall’Associazione Giorgio Napolitano in occasione del centenario della nascita di Giorgio Napolitano (1925-2025).

Strategie di dominio e logiche di resistenza:
la riforma degli statuti cittadini tra diritto, politica e diplomazia in Età Moderna

30 giugno - 1 luglio 2025
Campus Economico-Giuridico
Sala Bertocchi
via dei Caniana n. 2, Bergamo

I “Beni culturali” da Bottai a Spadolini

Identità, Tutela e Conservazione del Patrimonio culturale

Ciclo di Seminari organizzati dall'Archivio storico della Presidenza della Repubblica nel Centenario della nascita di Giovanni Spadolini

 

“Sulla formazione e trasformazione di Roma in Città Capitale (1870 – 2024)”

 

“…Mi è venuto incontro dovunque io mi sono recato, cosi vivo, così alto, vibrante, il ricordo di Roma, da sembrare veramente singolare che in Paesi nei quali la "hispanidad" è un dato fondamentale non solo del carattere etnico ma anche della storia, la civiltà latina si impersoni e si esprima essenzialmente nel ricordo di Roma.

Mi è parso, e ho avuto occasione di dirlo anche là, che si rinnovasse veramente, ma ancora in dimensione più grande, quel miracolo che l'Impero Romano allora creò. Pensavo alla immensa grandezza dell'impresa di dilatare Roma e il suo territorio, fino ai limiti oltre i quali i geografi segnavano "hic sunt leones", e di affermarvi non soltanto la potenza militare ma la sapienza del diritto e la saggezza amministrativa.

Ma quello che è accaduto dopo, e per questa grande tradizione di romanità e per la sopravvenuta fusione della romanità con il Cristianesimo, è miracolo ancora più grande, perché i confini di questo Impero, che io chiamerei spirituale, si sono dilatati per tutto il mondo, sicché chi viaggia per ogni Paese di ogni continente sente sempre identificare la civiltà moderna con la romanità e con la tradizione che nel nome di Roma si esprime. Mi è parso che questo generale riconoscimento non fosse luogo comune. Perché è una affermazione che viene dall'uomo di cultura come dall'uomo politico, dall'uomo della strada, come dalla parola semplice ma espressiva dell'uomo di lavoro…Non credo di indulgere a retorica se io ricordo queste cose, perché mi sembra che se esse potrebbero in parte essere definite cose comuni e risapute, hanno però tale valore di testimonianze per i valori universali che Roma sintetizza e racchiude…”

(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, “In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Roma”, Campidoglio, 21 aprile 1961)

 

“…‘E affermo ancora una volta, che Roma, Roma sola deve essere la capitale d'Italia’. E perché Roma sola potesse e dovesse esserlo, Cavour disse subito dopo :‘in Roma concorrono tutte le circostanze storiche, intellettuali, morali, che devono determinare le condizioni della capitale di un grande Stato. Roma è la sola città d’Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali; tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d’oggi è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio, di una città, cioè, destinata ad essere la capitale di un grande Stato.’…Parole, quelle di Cavour, che non è superfluo richiamare in questo giorno del 140° anniversario del ricongiungimento di Roma con l’Italia divenuta unita e indipendente…”

(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Roma”, Campidoglio, 20 settembre 2010)

 

“…L'Italia che è dentro ciascuno di noi è espressa dalla cultura umanistica, dall'arte figurativa, dalla musica, dall'architettura, dalla poesia e dalla letteratura di un unico popolo. L'identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale unitario che non ha eguali al mondo.

Forse l'articolo più originale della nostra Costituzione repubblicana è proprio quell'articolo 9 che, infatti, trova poche analogie nelle costituzioni di tutto il mondo: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". La Costituzione ha espresso come principio giuridico quello che è scolpito nella coscienza di ogni italiano. La stessa connessione tra i due commi dell'articolo 9 è un tratto peculiare: sviluppo, ricerca, cultura, patrimonio formano un tutto inscindibile.

Anche la tutela, dunque, deve essere concepita non in senso di passiva protezione, ma in senso attivo, e cioè in funzione della cultura dei cittadini, deve rendere questo patrimonio fruibile da tutti. Se ci riflettiamo più a fondo, la presenza dell'articolo 9 tra i "principi fondamentali" della nostra comunità offre una indicazione importante sulla "missione" della nostra Patria, su un modo di pensare e di vivere al quale vogliamo, dobbiamo essere fedeli. La cultura e il patrimonio artistico devono essere gestiti bene perché siano effettivamente a disposizione di tutti, oggi e domani per tutte le generazioni…”

(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione della Consegna delle Medaglie d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte, Palazzo del Quirinale 5 maggio 2003)

 

A proposito del volume

 

Roma Capitale: la nascita di una politica unitaria per i Beni Culturali

a cura di Giuseppina Cinque, Marina Giannetto, Nicoletta Marconi (Quasar, 2025)

 

19 giugno 2025, ore 15.00

 

Incontro di studio

Archivio Storico della Presidenza della Repubblica

Palazzo Sant'Andrea, Via del Quirinale, n.30 - 00187 Roma - Tel. 06 46993332

 

Si chiede di confermare la presenza entro il 17 giugno 2024 inviando i propri dati (nome, cognome, luogo e data di nascita) all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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